Maschera a casco con volto femminile (Kifwebe).
Inventario:
MV.101075.0.0
Descrizione:
Maschera kifwebe usata nel corso di cerimonie rituali come, ad esempio, la morte di un capo. Le incisioni, i colori e il maestoso ornamento di fibre vegetali evocano alcune caratteristiche della fauna locale come ad esempio il manto della zebra o del tragelafo striato. Espressiva maschera con volto astratto; grandi occhi e naso, la bocca è formata da un blocchetto rettangolare sporgente di forma quadrangolare, la superficie è interamente striata da linee incise ricoperte di caolino bianco. Questo tipo di maschera utilizzata dalla società segreta Kifwebe incarna uno spirito protettore. La maschera Luba kifwebe striata di foggia globulare è usata nel corso di riti proprizi che purificano la comunità dagli spiriti maligni con l'intervento degli stregoni. Le maschere kifwebe partecipano anche ai riti di iniziazione e svolgono un ruolo importante nell'ordine nella società. Le caratteristiche maschere striate sono caratteristiche dell’area del bacino del fiume Congo abitata dai Songye e dai Luba.
Datazione:
fine XIX - inizio XX sec.
Materia:
legno, fibra vegetale, pigmenti naturali (caolino bianco)
Misure:
cm 110 x 125 x 30
Periodo acquisizione:
1925
Tipo acquisizione:
Dono della Società dei Missionari d'Africa o Padri Bianchi (M.Afr.) del Vicariato apostolico dell'Alto Congo, in occasione dell'Esposizione Missionaria Vaticana
Popolazione:
Luba
Area Geoculturale:
Africa Centrale, Repubblica Democratica del Congo, Bacino dell'Alto Congo
Collocazione:
SCV ➔ Edificio Paolino ➔ Museo Missionario Etnologico ➔ Area America – Africa (AM – AF) ➔ vetrina AF 9