Archetto di un trapano ad arco
Inventario:
MV.104473.0.0
Descrizione:
Questo trapano ad arco di manifattura Inupiaq (Nativi stanziati in Alaska nord-occidentale nei pressi dello Stretto di Bering) appartiene alla collezione del Museo Borgiano e viene descritto da Colini nel suo libro del 1885 intitolato Collezioni Etnografiche del Museo Borgiano. Il trapano ad arco veniva utilizzato, oltre che per praticare fori e incisioni su materiali duri (avorio, legno, osso), anche per accendere il fuoco tramite frizione. La consuetudine di decorare con minute pittografie gli oggetti in avorio (tecnica acquisita da secoli nell'Alaska del nord), pare fosse stata notevolmente incrementata dalla prima comparsa dei commercianti nel corso del XIX secolo.
Datazione:
XVIII - XIX sec.
Materia:
avorio di tricheco, grafite o grasso di balena carbonizzato, pelle di foca
Misure:
cm 33 x 1,9 (Ø)
Periodo acquisizione:
ca. 1928
Tipo acquisizione:
dal Museo Borgiano di Propaganda Fide di Roma
Provenienza:
forse raccolto da Charles-Jean Seghers (1839, Gand, Belgio - 1886, Bishop's Rock, Nulato, Canada), missionario della Compagnia di Gesù (S.I.), vescovo di Vancouver (Canada) e arcivescovo di Oregon City (USA), fondatore delle missioni in Alaska, poi passato nel Museo Borgiano di Propaganda Fide di Roma;oppure, forse già collezione del cardinale Stefano Borgia (Velletri, 1731 - Lione, 1804) a Velletri; nel Museo Borgiano di Propaganda Fide di Roma dal 1806 o dal 1809
Popolazione:
Eschimesi della Costa Nord dell'Alaska (Inupiaq)
Area Geoculturale:
America Settentrionale, USA, Artica - Alaska, Point Barrow
Collocazione:
SCV ➔ Edificio Paolino ➔ Museo Missionario Etnologico ➔ Area America – Africa (AM – AF) ➔ vetrina AM 20